Dopo 18 anni dal lancio del primo prodotto pubblicitario Google, il prossimo 24 luglio Google AdWords sarà ufficialmente sostituito dal nuovo brand Google Ads. Dietro questa trasformazione non si nasconde semplicemente un’operazione di rebranding; lo aveva già annunciato ad inizio anno Sridhar Ramaswamy, senior vice president of ads & commerce di Google: il cambiamento sarà caratterizzato da un processo di semplificazione basato su sofisticati algoritmi di machine learning.
In tutta questa operazione del colosso di Mountain View, c’è quindi la volontà di semplificare le operazioni di accesso e di utilizzo della piattaforma, con formule più semplici per inserzionisti e publisher, che possono ora sfruttare le enormi potenzialità predittive dell’apprendimento automatico;
Il processo di rebranding, già ufficialmente in atto e presentato, in tutte le sue declinazioni, al Google Marketing Live 2018 dello scorso 10 luglio (l’appuntamento annuale più atteso in casa Google), si arricchisce di una serie di importanti innovazioni, che hanno lo scopo di alleggerire il carico cognitivo di inserzionisti e end-user alle prese coi prodotti Google.
Ecco quali sono le più importanti in questo processo di semplificazione:
Annunci più pertinenti con le Responsive Search Ads
Per il momento ancora in beta e disponibile in lingua inglese per pochi inserzionisti, la responsive search Ads è un formato annuncio dinamico generato in automatico dall’algoritmo google. È sufficiente fornire 15 headline e 4 description: sarà poi google a combinarle tra loro nella formula più performante. Delle headline e description fornite, Google matcherà 3 headline e 2 desription. Per capire come funzionano ed imparare ad impostare le responsive search ads, segui le istruzioni riportate in questo articolo.
Un nuovo tool che massimizza relevance e performance sulla rete YouTube
Un’altra novità per i video ads è il tool Maximize lift bidding, dedicato all’ottimizzazione del budget nelle campagne video. Secondo una ricerca Google, sono oltre 1 miliardo le ore spese dagli utenti ogni giorno sulla rete youtube. Chi ha già sperimentato l’adv su youtube sa bene quanto può essere difficile raggiungere il target giusto al momento giusto per ottimizzare il budget. Grazie al machine learning, ora Google può aiutare gli inserzionisti a raggiungere le persone che con maggior probabilità considereranno il brand dopo l’esposizione al video. Questa nuova strategia di smart bidding, per ora disponibile solo in versione beta, consiste nell’aggiustamento automatico dell’offerta al momento dell’asta per massimizzare l’impatto dell’annuncio video sulla percezione del brand nella customer journey.
Ottimizza le visite in negozio con le Local Campaign
Una soluzione pensata per il brick-and-mortar: negli ultimi due anni le ricerche mobile focalizzate sul “near me” sono più che triplicate. Questa nuova funzione dovrebbe risolve il problema legato alla difficoltà di portare le persone nei negozi, in particolare nei momenti più caldi dell’anno, in corrispondenza di eventi speciali e promozioni. Ecco perché google ha introdotto le Local Campaign: una tipologia di campagna progettata per portare gli utenti direttamente negli store fisici più vicini, utile soprattutto per chi genera business offline.
Campagne Shopping più semplici e “smart”
La prima release dedicata al machine learning nelle campagne shopping risale all’inizio dell’anno, con l’introduzione delle Smart Shopping Campaign, realizzate per ottimizzare le performance a partire da goal preimpostati. Questa tipologia di campagna aiuta l’inserzionista a raggiungere gli obiettivi di business senza necessità di gestire manualmente offerte per i singoli prodotti. Nei prossimi mesi le campagne saranno ottimizzate per generare business su più obiettivi aziendali.
Sempre in ottica di semplificazione delle campagne shopping, Google sta introducendo un sistema per la creazione automatica di feed dati tramite un crawling del sito, dal quale potrà essere estratto il feed per le campagne shopping in tempi più brevi. Nella stessa direzione, Google sta stringendo partnership con le principali piattaforme ecommerce per integrare i dati per le shopping Campaign direttamente nel sito di destinazione. Per ora gli accordi sono confermati solo per Shopify, ma saranno presto estesi alle principali softwerhouse specializzate in soluzioni per la vendita online.
Ovviamente queste sono solo alcune delle innovazioni associate all’operazione di rebranding. Se vuoi sapere quali sono le altre, Google ha registrato l’evento e lo ha messo a disposizione degli utenti: Google Marketing Live 2018 . Se invece ti interessano solo alcune delle nuove funzioni, segui direttamente il blog ufficiale Google.