Durante lo shopping journey, un utente viene a contatto con molteplici touchpoint che influenzano non solo l’acquisto in sé, ma anche la scelta della piattaforma in cui comprare. La sfida diventa quindi quella di essere presenti su questi punti di contatto al fine di intercettare clienti propensi all’acquisto.
Un primo passo per lavorare in tal senso è quello di ottimizzare la propria presenza su Google: sono centinaia di milioni le persone che quotidianamente si rivolgono a questo motore di ricerca per trovare, scoprire e fare acquisti di prodotti/servizi. Non si parla esclusivamente di Google Search, ma si cerca ispirazione in qualsiasi momento: guardando i video di YouTube, controllando la casella postale Gmail, navigando nel feed di notizie di Google o su Google Maps.
Ogni occasione diventa un possibile punto di contatto con il journey degli utenti sia per acquisti online che offline. Sono, infatti, sempre più gli acquirenti che cercano informazioni sul prodotto online prima di prendere una decisione e effettuare un acquisto in-store. Essere presenti e facilmente individuabili sul web è quindi essenziale sia per il business online sia per quello offline. Vediamo ora le diverse tappe per creare strategie efficaci.
Trova i giusti consumatori
Ovviamente prima di tutto bisogna trovare i giusti utenti con cui comunicare e che siano interessati al proprio settore, prodotto e/o servizio. Google Ads permette infatti di mostrare gli annunci a chi sta cercando prodotti/servizi simili al proprio e che non hanno ancora interagito con il proprio business, piuttosto che di utilizzare pubblici simili per raggiungere chi ha dimostrato interessi affini al proprio attuale bacino di utenti. È possibile, inoltre, impostare della campagne di remarketing per intercettare anche chi ha già interagito con la propria azienda e cercare di convertire questo interesse dimostrato in fase di precedente acquisto. Infine è opportuno esplorare e continuare a cercare nuovi potenziali consumatori utilizzando alcuni tool di Google come Audience Insights, Google Analytics e Market Finder.
Individua il messaggio più corretto
Secondo alcuni studi, 8 persone su 10 confrontano quattro differenti brand ed offerte prima di effettuare un acquisto online per accertarsi di fare la miglior scelta che risponda alle proprie esigenze. Diventa importante per le aziende non solo apparire durante queste ricerche, ma anche fornire contenuti di valore per gli utenti che siano al contempo distintivi da quelli dei competitor. La realizzazione di annunci creativi rimane comunque il principale motore di efficacia di una campagna. A tal proposito il video diventa sempre più uno strumento rilevante per costruire consapevolezza e per differenziare il proprio brand: oltre il 70% degli spettatori afferma, infatti, che YouTube li rende più consapevoli delle nuove marche (grazie a video how-to, unboxing o contenuti di influencer). Per quanto riguarda Google Search è consigliabile, inoltre, utilizzare gli “annunci di ricerca adattabili” in modo da rispondere alle ricerche degli utenti con annunci flessibili, personalizzate e con diverse creatività o annunci Discovery.
Adotta una prospettiva omnichannel
I consumatori di oggi sono abituati a passare da un canale all’altro in maniera automatica: il 78% dei utenti utilizzano più di tre canali per fare acquisti nell’arco di circa due giorni. Ciò indica l’importanza di utilizzare strategie omnichannel per intercettare i propri clienti o potenziali tali. Questo passaggio da un canale all’altro deve essere fluido al fine di massimizzare le vendite. Il 76% degli utenti che usa lo smartphone dichiara, infatti, di essere più propenso ad acquistare da aziende i cui siti o applicazioni consentono di fare acquisti in tempi rapidi. Si tratta quindi di utilizzare diversi touchpoint: Google Search, Campagne Display, Google Shopping, Merchant Center, sito web e social sono alcuni dei canali che possono essere utilizzati.